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Costruzioni in ripresa: bonus e Pnrr spingono in positivo

costruzioni in ripresa

Nell’era post pandemica, il settore delle costruzioni è in ripresa, soprattutto grazie ai bonus e al Pnrr.

Settore costruzioni: perché preoccupava

Non si può di certo dire che questi siano tempi semplici per le aziende. Il settore delle costruzioni, poi, è da sempre soggetto a quelle variazioni di prezzi e normative che vanno a toccare il fulcro nevralgico attorno a cui si fonda la costruzione (nel senso più concreto del termine) di un paese.

Se a livello mondiale l’epoca post lockdown sta caratterizzando l’economia con un generale aumento del costo delle materie prime, a livello locale bisogna superare tutta un’altra serie di ostacoli: al primo posto, la burocrazia, dai tempi sempre troppo lunghi e dalle controversie sempre troppo numerose, il costo della manodopera e l’incertezza normativa.

Costruzioni in ripresa…

Vecchi e nuovi problemi sono gli antagonisti da affrontare. Come?

La ripresa del settore delle costruzioni non si ferma a modelli e simulazioni, ma è frutto delle riflessioni dei diretti interessati: le aspettative sul fatturato infatti indica che il 75% delle aziende stima di chiudere l’ultimo quadrimestre del 2021 in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 

Grazie ai bilanci positivi, aumentano anche le aziende che prevedono anche di assumere nuove figure professionali nell’arco dei prossimi tre anni.

…con i bonus e il Pnrr

economia e investimenti

Di certo, questi segnali di ripresa derivano anche dalle strategie attuate a livello governativo per risollevare l’economia dopo la pandemia da Coronavirus.

Risorse fondamentali per incentivare nuovi investimenti sono rappresentate dai bonus per l’edilizia: sul podio dei favoriti troviamo il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus e il Superbonus 110%, apprezzati per l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) invece fa parte del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

La fetta italiana del piano, definita Italia Domani, prevede risorse fruibili per  222,1 miliardi. Si tratta di  un piano che si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

La pagina ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze recita: “Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale. Il PNRR contribuirà in modo sostanziale a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere.”

Sembra davvero un buon momento per rilanciare l’Italia e le sue aziende. Compresa la tua.

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