Prorogato il Prorogato il Credito d’Imposta, ora le agevolazioni fiscali arrivano fino al 78,2%
Gli aggiornamenti sulle agevolazioni fiscali 2023: nuove aliquote e scadenze
Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 approvato nel 2021 è stato rivisitato e la legge di Bilancio 2022 ha visto prorogare il Credito d’Imposta per agevolare gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali che favoriscono la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Molti dei parametri rimangono identici a quelli del 2021, soprattutto quelli relativi alle caratteristiche dei beni strumentali, come si legge in questo articolo, tuttavia alcuni elementi, tra cui le aliquote e le scadenze, sono cambiati.
Le nuove aliquote previste sono tre:
– il 20% del valore degli investimenti fino a 2,5 milioni
– il 10% del valore degli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni
– il 5% del valore degli investimenti da 10 a 20 milioni
e si può esigere un Credito d’imposta 4.0 del 20% fin da gennaio 2023, recuperando già dopo un solo mese un terzo del 20% se la propria azienda ha sede al Nord, mentre se la sede operativa è in una delle regioni del mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna e alcuni comuni in Abruzzo) si può recuperare un ulteriore 45% grazie del Credito d’Imposta Sud.
Per quanto riguarda le scadenze, si può usufruire del Credito d’imposta 4.0 effettuando l’ordine del nuovo bene strumentale e versando un acconto di almeno il 20% entro il 31 dicembre 2025 e connettendo il nuovo bene al sistema gestionale aziendale entro il 30 giugno 2026.
Agevolazioni cumulabili e fruibili anche da aziende del nord e del sud che non generano utili
La proroga del Credito d’Imposta è atta ancora una volta a favorire le strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, le quali possono usufruire del Credito d’imposta 4.0 anche se generano utili, potendo arrivare ad un risparmio fiscale pari almeno al 44% del valore del bene che intendono acquistare. Inoltre è fondamentale notare che l’agevolazione fiscale è cumulabile con altri Crediti d’imposta, tra cui il Credito d’imposta Sisma, gli Incentivi alla patrimonializzazione, il Bando Macchinari Innovativi, il Bando Isi Inail e, come visto sopra, anche con la Nuova Sabatini 4.0 e il Credito d’Imposta Sud.
In sostanza, volendo effettuare un rapido calcolo relativo all’ipotetico acquisto di un bene strumentale, le aziende con sede al centro-nord Italia, grazie alle agevolazioni fiscali derivanti dall’ammortamento standard del 24%, dal nuovo Piano Transizione 4.0 del 20% e dalla Nuova Sabatini 4.0 del 10%, otterrebbero un’agevolazione complessiva del 54%. Le aziende con sede in una delle regioni del mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna e alcuni comuni in Abruzzo), grazie alle agevolazioni fiscali derivanti dall’ammortamento standard del 24&, dal nuovo Piano Transizione 4.0 del 20% e dal Credito d’imposta Sud del 45% (34,2% reale), otterrebbero un’agevolazione complessiva del 78,2%.
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