Nuove modifiche per usufruire del Superbonus 110%, che snelliscono la burocrazia e ampliano il numero dei beneficiari.
Che cos’ è a chi interessa il Superbonus 110%
Previsto dal Decreto Rilancio, secondo quanto divulgato dall’Agenzia delle Entrate qui, il Superbonus 110% è un’agevolazione che porta al 110% l’aliquota di detrazione fiscale per interventi agli immobili relativi all’efficientamento energetico, per l’installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e per interventi antisismici (per cui la detrazione del Sismabonus è elevata appunto al 110%), in particolare:
- interventi di isolamento termico sugli involucri
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni e sugli edifici unifamiliari o sulle unità indipendenti di edifici condominial
Se eseguiti insieme ad uno degli interventi sopra citati, detti interventi trainanti, possono rientrare nel Superbonus 110% anche i seguenti interventi:
- eliminazione delle barriere architettoniche
- interventi per aumentare l’efficienza energetica
- installazione di impianti fotovoltaici solari
- installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
La detrazione è applicabile alle spese sostenute nel periodo tra l’1 luglio 2020 e il 30 giugno 2022 ed è fruibile per persone fisiche che possiedono immobili , condomini, associazioni e società sportive dilettantistiche per interventi dedicati agli spogliatoi, cooperative di abitazioni a proprietà indivisa, onlus e associazioni di promozione sociale e volontariato, istituti autonomi case popolari (Iacp).
Come si utilizza
Chi vorrà beneficiare delle agevolazioni del Superbonus 110%, potrà scegliere tra:
- lo sconto in fattura, dove sarà l’impresa dei lavori a sostenere le spese degli interventi, per poi chiedere il rimborso come credito d’imposta (in questo caso il beneficiario non dovrà pagare assolutamente nulla, né in modo anticipato né successivamente)
- la detrazione IRPEF in cinque anni, dove al beneficiario verrà riconosciuta la detrazione del 110% sulle quote IRPEF di 5 anni
- la cessione del credito, pari alla detrazione spettante, che il beneficiario può cedere all’azienda che effettua i lavori, a terze parti o a istituti di credito e intermediari finanziari
Le nuove modifiche
La modifiche più importante è sicuramente quella che riguarda la normativa che regola l’agevolazione edilizia, in modo da permettere di ampliare il numero di chi può beneficiare del bonus, unita ad uno snellimento burocratico che stava dando parecchi grattacapi.
Ecco che entra in gioco quindi la CILAS, o CILAS Superbonus, acronimo di Certificazione Inizio Lavori Asseverata Superbonus: un modulo unico -e reso unico in tutta Italia, a prescindere dai piani organizzativi di ogni singolo comune!-, per attestare lo stato legittimo dell’immobile, che va a sostituire tutta la documentazione relativa alla regolarità con il piano urbanistico a volte difficile da reperire anche per gli enti comunali stessi e che quindi stava divenendo un ostacolo per avviare la procedura di agevolazione.
Altra modifica da segnalare è relativa agli interventi trainanti: è stato aggiunto il cappotto termico, sia interno che esterno all’abitazione, che permetterà di ottenere le agevolazioni anche per l’installazione di infissi, caldaie, impianti fotovoltaici ecc…
Vengono inoltre incluse nuove categorie catastali prima escluse, la B1, la B2 e la D4, identificative di case di cura e ospedali, orfanotrofi, conventi, seminari e convitti.
Per ultimo ma non meno importante, vengono estesi i tempi per poter effettuare il cambio di residenza, portati da 18 a 30 mesi, se si beneficia di agevolazioni su immobili riconosciuti come “prima casa”.
Nonostante lo snellimento della parte burocratica, bisogna seguitare a prestare massima attenzione nell’avvio della pratica e a rispettare comunque tutti i requisiti tecnici per non rischiare di perdere le agevolazioni.
Hai intenzione di ristrutturare la tua casa? Questo è il momento giusto!