Economia e investimenti per edilizia e manifattura in salita, ma bisogna adattarsi alla tecnologia e alla pandemia
Abbiamo già discusso qui di alcuni aspetti dell’industria italiana all’inizio del 2021. Nonostante la crisi economica e il Covid, l’Italia sta tornando ad avere fiducia nel futuro grazie alla capacità di trasformarsi a livello tecnologico e di adattarsi alla crisi pandemica globale. Edilizia e manifattura in salita come primo segnale di ripresa.
Edilizia e manifattura: indici in salita
I dati che confermano questa ripresa sono rappresentati dagli indici di fiducia, ovvero indicatori di previsione il cui obiettivo è misurare la fiducia delle imprese italiane –in questo caso edilizia e manifattura– rispetto all’andamento economico del Paese.
Una bella fetta di PIL italiano per il 2021 è rappresentato dall’edilizia: secondo l’Ance, infatti, si prevede un rimbalzo per il settore dell’8,6 per cento rispetto al 2020. In parte il merito è dato dagli ecobonus vantaggiosi per promuovere le opere di ristrutturazione e dai cantieri pubblici che dovrebbero riaprire entro quest’anno.
Anche dal lato manifatturiero, gli indici di fiducia delle aziende italiane sono in salita: l’indice Pmi si attesta a 56,9 punti, il più alto degli ultimi tre anni. Merito dei principali sostenitori dell’industria italiana: la farmaceutica e l’alimentare nel Lazio, il comparto meccanico in Lombardia, il biomedicale in Emilia, sopra tutti.
Fiducia anche per investimenti ed economia: aumento delle opportunità
Gli indici di fiducia rappresentano anche una garanzia per l’intera economia italiana e per gli investimenti futuri. Una previsione positiva dell’andamento dell’industria italiana vuol dire aumento della domanda anche all’estero, con aumento delle esportazioni e dunque della produzione, così come aumento delle opportunità di impiego per futuri lavoratori.
Grazie alle agevolazioni fiscali previste dal nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 per gli investimenti sui beni materiali e non (ne abbiamo parlato qui), anche gli investimenti rimandati a causa dell’incertezza sul futuro tornano ad essere intrapresi con una ritrovata serenità.
Ne è esempio sempre il settore delle costruzioni. L’investimento agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari e sistemi è strettamente legato al punteggio qualitativo nelle gare d’appalto: tale punteggio infatti viene fortemente innalzato dalle migliorie, inclusa anche la gestione dell’impatto ambientale, proposte dall’azienda partecipante. Lampante è l’esempio degli impianti lavaruote: beni agevolati che innalzano tale punteggio qualitativo e aiutano l’ambiente.
Bisogna adattarsi alla tecnologia e alla pandemia
E’ chiaro che la previsione non sarà così favorevole per tutti i settori. Inoltre, anche edilizia e manifattura devono saper sopravvivere. In questo caso, sopravvivere vuol dire adattarsi alla nuova trasformazione tecnologica e alla pandemia. Trasformarsi digitalmente e tecnologicamente non significa stare al passo con i tempi per mera vanità. Per un’azienda, adattarsi alle nuove tecnologie rappresenta il metodo migliore per gestire l’intero processo di produzione, l’intera struttura finanziaria e la forza lavoro.
L’investimento in tecnologia è poi anche parte dell’adattamento alla pandemia.
Per molte aziende e molti settori che hanno subito duri colpi -i servizi, la ristorazione e i trasporti tra le vittime più lese-, il rinnovarsi e il cercare soluzioni mai adottate prima, inventando nuovi servizi per venire incontro al cliente, ha segnato la differenza tra la chiusura e l’incremento della propria attività.
L’Italia sta vedendo pian piano la luce.
Sta ritrovando se stessa dai prodotti che possiamo toccare con mano, ricostruendosi –quasi letteralmente- mattone su mattone.
Per dubbi o domande sui tuoi investimenti sui macchinari per l’edilizia, contattaci pure o lasciaci un commento: discutiamo insieme della soluzione migliore.